Titolo: La figlia di Odino
Autore: Siri Pettersen
Prezzo: 21.00€
Pubblicazione: 2017
Pagine: 619
Editore: Multiplayer Edizioni
Trama: Immagina di essere privo di qualcosa di cui tutti gli altri dispongono. Qualcosa che rappresenta la prova della tua appartenenza a questo mondo. Qualcosa di talmente vitale, che senza di esso sei una nullità. Una piaga. Una leggenda. Un essere umano. Hirka, che ha quindici inverni, all’improvviso apprende di essere una figlia di Odino, una creatura putrida e senza la coda, proveniente da un altro mondo. È disprezzata, odiata e scacciata da tutti. Non riesce più a trovare una propria identità, e qualcuno la vuole eliminare affinché tutto ciò rimanga un segreto. Ma ci sono cose ben peggiori degli esseri umani e Hirka non è l’unica creatura ad essersi introdotta attraverso i portali…
La prima lettura dell anno è completata e a farmi compagnia è stato un bel mattone di 600 e passa pagine. Si tratta di un bellissimo fantasy il Primo di, una trilogia chiamata Riven Rings. Il romanzo narra la storia di questa ragazza Hirka figlia di un guaritore,che dopo la morte del padre si ritrova sola al mondo e costretta a fare i conti con la sua diversità;infatti nella stirpe di Ym è l'unica ad non avere la coda. A Hirka manca anche la capacità di evocare, non ha nessun contatto con il Dono, un energia che scorre non tutte le cose. La storia inizia con la fissazione della data del Rito. l'evento dove tutti i ragazzi a 15 inverni si recano a Eisvaldr per ricevere la benedizione del Veggente. A Eisvaldr è anche la sede del Consiglio che governa la città formato dai rappresentanti delle dodici famiglie più potenti. è che per accrescere il proprio ruolo usa la stregoneria accusando Hirka di essere una Figlia di Odino e di aver permesso che gli Orbi, creature mostruose invadessero Ymslanda. In breve Hirka affiancata da Rime, suo amico di infanzia e discendente di una delle famiglie del consiglio, si ritroveranno a svelare i segreti che hanno segnato i loro destini.
I protagonisti della storia sono senz'altro Hirka e Rime,ma ai loro punti di vista si oppone quello di Urd uno degli uomini del consiglio che scopriremo durante i capitoli a lui dedicati che conosce molte cose,tra cui il perché Hirka è senza coda,il perché lei si trova in quel mondo e di chi è la colpa.
Invece durante i capitoli dedicati a Rime ci permettono di conoscerlo meglio,di capire il perché delle sue scelte e anche di vedere dal suo punto di vista cosa ne pensa di Hirka. ma sopratutto ci immergiamo nel Dono questa forza in esaurita che domina ogni cosa.
Questo è una delle parti che più mi sono piaciute:
<<Tu chi sei?..L'intenzione era di risvegliarla, e lei lo capiva. Ma la voce che le poneva la domanda era troppo familiare perché potesse rispondere. Troppo cara. Le domandò di nuovo:<<Chi sei,Hirka?>>
<<Sono il marciume>>, disse lei,svuotata da tanto dolore. <<Tutto ciò che tocco,marcisce e muore...>>Lui rise. Come poteva ridere? Che cosa crudele...Lui la girò verso di sé. <<È una cosa un pò troppo drammatica,perfino detta da te!>>...La pesantezza del mondo si allentò, e lei sorrise.
<<Sono Hirka. Hirka Senzacoda>>. <<Sei viva, Hirka?>> <<Si,sono viva>>. <<Bene>>. Luis si chinò in avanti,e premette le labbra sulle sue. ... Lui fece un ghigno. <<Una tacca per te,se mi sono sbagliato,e vado in putrefazione oggi stesso>>.Questo è uno dei miei pezzi preferiti, e penso si commenti da solo. Vi dico solo...ma quanto sono belli!!
Personalmente il libro mi è piaciuti moltissimo,mentre lo leggevo mi sono innamorata piano piano di ogni personaggio dei paesaggi della forte presenza dei personaggi secondari che non mi hanno irritato come di solito succede. L'umica cosa che mi ha infastidito è stato il finale perché una cosa che doveva accadere a pagine 300 è successo alle ultime dieci pagine mi ha un po smorzato l'entusiasmo perché speravo che non succedesse quello che invece succede(scusate il gioco di parole). Però ciò che mi è piaciuto è soprattutto il fatto che tutti gli eventi che iniziano in questo romanzo finisce;di solito il primo libro di una trilogia/saga finisce sempre con quella enorme domanda che gli autori lasciano per invogliare i lettori ad acquistare il prossimo libro. Il fatto che qui non ci siano l'ho trovato coerente con lo stile dell autrice.
In conclusione gli do quattro barrette di cioccolato e mezzo, non gli do cinque perchè il finale mi ha lasciata con l'amaro in bocca.
(Stupendo)
E voi lo avete letto? Che ne pensate?
0 commenti:
Posta un commento